lunedì 26 gennaio 2015

Armonia: Armonizzazione per terze (o seste)...


Come si armonizza un tema, una frase, una cellula melodica per terze (o seste)?
Risposta  "basta porre la terza sopra".. Si ma bisogna fare attenzione.

 Supponiamo di avere una cellula melodica  (rigo più in basso) come questa.



Tutte le note  del tema (pentagramma 2 ) sono armonizzate con le terze ascendenti diatoniche (pentagramma 1).
Nella figura 2  troviamo ancora un' armonizzazione per terze. C'è pero una nota "strano" sul secondo tempo  (armonizzazione RE/FA). Questo è dovuto dal fatto che la nota FA che armonizza il RE del tema salta sul Bb e quindi crea un' armonia estesa (aggiunge la settima). Questo suono nuovo crea un effetto di espansione armonica che potrebbe non essere desiderato. 

 Nella figura 3. troviamo lo stesso tema armonizzato in modo più corretto. Potete vedere come nonostante si formi un intervallo di quarta (nota Sol sul RE del tema), il tutto è più fruibile e senza suoni "estranei".. alla frase


Per semplificare possiamo dire che
1) la frase è triadica si armonizza con le note della triade,(terze o seste)

2)  la frase si muove per gradi congiunti o non triadica si usano le terze (o seste se l'armonizzazione è nel registro inferiore al tema)

Un classico riferimento può essere il solo finale di "Hotel California" (arpeggi armonizzati).

Vi lascio con un mio tema (composto per uno spot)  dove il riff iniziale (per terze) e la chiusura (per seste) sono armonizzati.


(c) 2015. http://www.gianlucaverrengia.com

venerdì 23 gennaio 2015

ARMONIA: Sostituzioni e sovrapposizioni PARTE I

Da subito il chitarrista si abitua a vedere gli accordi come delle forme geometriche  piuttosto che ragionare nella conduzione delle voci accordali e questo porta a delle confusioni operative . Invece sarebbe opportuno, iniziare a fare un pò come i  pianisti, pensare gli accordi a 4 o più voci come sovrapposizione di triadi...  Un pianista C Maj7 lo pensa  come  "mi minore con la destra, basso di Do con la sinistra..." ....

Facciamo un esempio: accordo di Dominante (7)  sostituito da un accordo min6 sulla sua quinta.
Le note di  Gm6 (G BbD E)  (G in quanto quinta della fondamentale dell' accordo C)   che confrontato a C7 ( C, E  G  Bb) è lo stesso accordo (come 7/9)  senza la fondamentale.
Si noti che per mantenere la funzionalita' dell' accordo devono essere presenti le note (terza e settima, in questo caso il tritono E Bb) che caratterizzano l' accordo stesso.
Stesso discorso si può fare per esempio su un MAJ7..  partendo dalla terza dell' accordo sovrapponiamo una triade minore ed il gioco è fatto.. Certo suonando da soli una triade minore è ostico inizialmente pensare di essere "dentro" un' armonia Maj7 ma se il nostro bassista suona un bel DO  e voi una triade di Mi minore...



Si parla di sostituzione armonica quando la sostituzione presenta note aggiunte (estensioni o alterazioni)  non cambiando la funzione dell' accordo. 

Si parla di sostituzione armonica funzionale quando oltre alle note viene cambiata la direzione ed il senso della funzione tonale dell' accordo (o più accordi) Es. C Maj  A m7  |  Dm7 G7|   diventa  EbMaj7 Cm |  Dm  Gm|   (dove si è perso definitvamente il percorso funzionale degli accordi oltre che annullato il II V in C inserendo il Gm al posto del G7)

NB. Se l' accordo mantiene la stessa fondamentale, dovremmo parlare di sovrapposizione più che di sostituzione in quanto non cambiamo l' accordo originale ma lo espandiamo con le note di colore (estensioni)


Detto questo ecco una sintesi di quelle che sono LE PIU' COMUNI sostituzioni sulle quattro specie di Settime  più   usate (Maj7, min7, 7, m7b5). Un abitudine all' uso di quest e "sostituzioni"  favoriscono una tessitura del comping ben strutturata.



Maj 7:    triade min o min7 sulla terza dell' accordo (es. C Maj7 =  E min7 in quanto E terza di C). Nel caso del min7 l' accordo viene colorato con la 9a...

7 (dominante):   a) min6 sulla 5a   (es Am6 per D7)  b) triade diminuita o min7(b5) sulla 3a   es:  Dmin7(b5) per Bb7. L'accordo si colora con la 9a

min7:   magg 7 sulla 3a (es GMaj7 per E min) o triade minore sulla quinta

min7(b5):  triade min  sulla 3a (es. Gmin per Emin7b5)

RIassumendo una progressione tipo:

G Maj7  |   E min7  |  Am7 |  D 7 |   potrebbe mutare in      Bm7  | G/B | Em | F# dim| 

Come notate nella maggior parte dei casi non si tratta di usare semplicemente i rivolti dell' accordo ma si operano sovrapposizioni  (di solito aggiungendo la 9a), ottenenendo con  forme accordali  gia' conosciute altre armonie che non siano solo quelle dell' accordo stesso.

Questo metodo di pensare in modo derivativo  consentira' di avere un vocabolario armonico (e solistico) più ampio ma soprattutto flessibile ed intercambiabile.

Esercizio:  Applicare le sostituzioni come da schema precedente sulla seguente progressione



Nella seconda parte del  post analizzeremo le sostituzioni e sovrapposizioni sugli accordi alterati.

(c) 2015. http://www.gianlucaverrengia.com





lunedì 19 gennaio 2015

TONES: "Quale plettro?"

Quel piccolo pezzetto di plastica è un EQUALIZZATORE!! Ebbene si... le diverse grandezze, densita' e materiali  disponibili sul mercato possono darci un ampio spettro di possibilita' timbriche. Tutto questo è lampante specie in fase di studio di registrazione; non di rado è successo che cambiando il plettro ci si avvicini molto all' idea di suono base che si vuole ottenere..
Resta il fatto che ognuno ha una sensibilita' diversa (e conseguentemente anche alla scalatura delle corde solitamente utilizzata) per cui cerchero' di seguito di stabilire un breve vademecum per gli usi tipici del plettro in ordine di spessore, dal piu' piccolo al più grande.


Plettro Thin (020 - 0-50 mm) : l' attacco è mordido con una sensazione di rilassamento; il suono è ricco di medio alte (in virtu' della duttilita' dello stesso). Trova ampio uso nelle acustiche quando si vuole un suono strumming molto ricco di medio alte..

Plettro Medium (060- 090 mm): Un attacco più controllato ed una risposta timbrica più marcata nello spettro medio. Applicazione in generale sempre buona.

Plettro Heavy (1- 1,90 mm) :  il nome gia' indicata un uso stilistico!!! A parte gli scherzi la rigidita'  lo rende confortevole nel palm mute (anche applicato su note singole). Il suono tende ad essere più scuro di quelli precedenti (il che potrebbe anche aiutare in certe situazioni) specie se lo si usa in posizione angolata.

Plettro ExtraHeavy (2mm ): come il precedente con la differenza che nell' applicazione dello strumming o note arpeggiate con suono pulito tende ad esser un pò "duro" nel senso timbrico della parola...

Alla prossima.

http://www.gianlucaverrengia.com

ARMONIA: "10 regole pratiche per gli ACCORDI FUNK!!!!

Una delle domande piu' frequenti che negli anni, dopo la pubblicazione del mio manuale "La chitarra Funk dal blues al metal" ed. Carish  è "come posso costruire degli accordi Funky?".
La risposta va ricercata su più aspetti ed andrebbe sempre contestualizzata sul tipo di "suono" che vorremmo ottenere.



10 regole pratiche

1)  Accordo di 3 o 4 voci massimo. L' uso di "accordoni" a con barre' su 6 corde impastano troppo e non rendono il suono intellegibile. (meglio se il set di corde è il primo (1a,2a,3a corda) o secondo set (2a,3,a,4a)
2)  Tutto cio' che è esteso oltre la triade (quindi 7me,9ne,11me, 13me) può FUNKIFIZZARE il vostro accordo..
3) Gli accordi di 9 (7,min7, maj7) possono aiutare ...
4) Usare le triadi come  ESTENSIONE dell' accordo di riferimento. Esempio: su un acc. di Mi min7  triade sulla 5a (Bmin), o su u .. questo consente un facile approccio alle estensioni.
5) Lo slide ascendente (un semitono e fatto a tempo!)  per arrivare alla posizione finale è sempre benvenuto.
6)  utilizzare  i Bicordi con 3a e 7a dell' accordo.
7) Usare le sovrapposizioni accordali per allargare le armonie (es. accordo di 7/9 suoni m7b5 sulla terza dell' accordo oppure min6 sulla 5a dell' accordo, sul Maj7  suoni min7 (sempre sulla 3a dell' accordo).
8) L' accordo min7add4 è Funk.
9) Quando l' armonia si muove su tessiture Misolidie o Doriche usare bicordi come da punto 6 è consigliabile.
10) Quando possibile fare degli abbellimenti sulle voci superiori dell' accordo (di solito si appoggia la 4a, 9a o 13ma)

 Nella sezione Pdf  trovate un prontuario di acccordi FUNK.
Ciaooo!
(c) 2014 www.gianlucaverrengia.com

Effettistica: "Pedali e pedaliere......"

Non esiste la chitarra  e l' ampli perfetto che funzioni per tutti gli stili musicali!
 Partendo da questo assioma è facile capire come sia difficile non poter avere più strumenti per soddisfare diverse esigenze musicali nostre e soprattutto di chi ci chiama a lavorare o suonare in contesti distanti dal nostro mondo abituale.
Fatto salvo che la ricerca sonora di ognuno, è inevitabilemente in continua evoluzione, (e lo sarà sempre) ho cercato nel tempo di avere dei punti fermi nella costruzione del "MIO SUONO", studiando e suonando in situazioni che mi permettessero di approfondirne il discorso.
La scelta degli strumenti, effetti, è un qualcosa di istintivo, personale, che deve essere dettata da un nostro reale e sincero gusto e piacere nell' ascoltarlo, non solo perchè un altro, o il nostro idolo suona con questo tipo di cose.
Interessante sarebbe entrare negli store di strumenti musicali, e provare senza guardare marche, modelli.. ne uscirebbero delle belle sorprese..
Quante volte vi è accaduto di suonare strumenti di pochissime centinaia di euro che suonano molto molto più in là del loro valore.. e alle volte può anche accadere il contrario:  strumenti e/o ampli blasonati che non sono all' altezza delle aspettative..



Per esigenze professionali, mi sono ritrovato ad oggi, con 3 pedaliere, di diverse dimensioni ed
attitudini musicali. Ve le presento brevemente..

PEDALIERA #1 :: GCX SYSTEM (switcher + Rack)


Il cuore della pedaliera è la Pedalboard a controllo remoto della GCX- Voodoo Lab.
Un ottimo sistema switchingm con cui il problema di premere pedali in continuazione è stato risolto grazie al fatto che ad ogni pedale viene assegnato un loop (con contatti in relè in questo caso) programmabile in qualsiasi configurazione.
Inoltre può gestire altre funzioni come il cambio canali dell' ampli, il preset di un multieffetto midi, il tutto insieme alla scelta dei loop dei pedali. Grande sistema ed ha un "suono" realmente trasparente. Il pedale del Volume a sinistra è utilizzato come controller per l' unità Lexicon Mpx-1, come per definire il rapporto dry-wet del segnale, o per fare un effetto di Morphing (trasformazione di una patch).
Per le sue dimensioni questa me la porto solo il tour o in studio.


PEDALBOARD #2 : "The Club" one
Più accessibile in termini di peso e dimensioni ma assolutamente flessibile quasi come il GCX system. Grazie a Jim della Rocktron USA sono riuscito ad aggiornare il firmware ed ora l' unita' risponde al cambio loop istantaneamente senza il doppio cambio, necessario all' inizio.. C'è anche un distorsore RAT prima versione che con il comodo filtro riesce a rendere aggressivo anche un Fender Blackface, senza che risulti troppo zanzaroso.... Due storici pedali vintage (cercati e pagati.!!) come il chorus Ce-2 (consigliatissimo) e flanger FL-9.


PEDALBOARD #3: The Acoustic one
Piccola pedaliera per gestire chitarre acustiche e classiche.. .Per i palati più fini ed esignenti, ottima in studio e (se trattato con cura..) anche live, consiglio una macchina straordinaria: il 737 dell' AVALON.


2015 (c) www.gianlucaverrengia.com

TONES: "Il suono della chitarra FUNK..."

CIao!
Spesso mi chiedono quale siano i parametri per avere un suono FUNK.
Non esiste solo UN suono funk; basti ascoltare i grandi del genere e ci si accorge come tra loro abbiano un taglio sonoro anche molto distante (Nolen e Rodgers, Williams  Frusciante) etc etc
DI seguito i passi da cui partire per trovare il proprio suono FUNK.

1) Chitarra:    Solid body con pick up single coil; manico in acero per un suono più aperto e percussivo, in palissandro più rotondo. Gli Humbucker (non splittati) tendono ad avere transienti troppo invadenti che sommati alla performance percussiva, tendono ad inasprire lo spettro (specie sulle medio alte).

2) Ampli:  a valvole con un taglio FENDER oriented (blackface deluxe, vibroverb o twin). Soprendentemente anche alcuni a transistor (di qualita') hanno una resa interessante (Roland Jazz CHorus).  Suggerimento per l'eq: invece di spingere gli alti a 10 portate i bassi verso il 3 .. (es.  bassi 3, med 5, alti 6-7).

3) Pedaliera:  wha- wha (crybaby, vox etc). Un compressore (dynacomp?) settato con un attacco mediamente veloce e release sempre veloce potrebbe aiutare. Un delay cortissimo (con feedback a 0) è un altro modo per dare un colore diverso al suono clean.  Un suono alternativo lo si può avere utilizzando un overdrive leggerissimo (gain quasi a 0, level o volume a gusto) oppure il classico Chorus per dare un tocco un pò anni 80!
In questo mio brano potete ascoltare una Strato -> compressore dynacomp -> Fender Deluxe con un briciolo di ts-9.
http://youtu.be/6fYWn7Uh0UY FUNKOLOGY - THe Verreng Project

 4) Suono in diretta: chi ha la fortuna di entrare dentro un canale di un banco mixer (neve, ssl) o preamp di alta qualita' (focusrite, trident, api, avalon etc etc) ha la possibilita' di avere un altro grande SUONO usatissimo negli anni 80 (vedi il riff di "Billie Jean" di Michael Jackso, con Dave WIlliams alla chitarra). Di solito togliendo un pò di basse e schiarendo le medio alte abbiamo un suono che è sorprendentemente super FUNK.
Da questo link potete ascoltare un intro eseguito con una strato (single coil, manico in palissandro)direttamente dentro un preamp AVALON 737
http://open.spotify.com/track/4NDKR4l26DmR3fP3pSWdG3     I WANNA DANCE - The Verreng Project
Alla prossima!

www.gianlucaverrengia.com

Improvvisazione:" Le appoggiature (diatoniche e cromatiche)".



venerdì 16 gennaio 2015

TEORIA: Non chiamatela ..Tonica.... !

Nella Musica Tonale la Tonica è il primo PRIMO (I°) grado della tonalita' (maggiore o minore) e rappresenta insieme alla dominante (V° grado) il polo più importante del sistema tonale.
Detto questo è sbagliato oltre che come convenzione anche concettualmente chiamare tonica la fondamentale di un accordo che non sia quello del I° grado... , come spesso indicato erroneamente anche sui testi. Il basso dell' accordo quando è allo stato fondamentale è chiamato appunto fondamentale o radice (root in inglese).

Quindi riepilogando la TONICA NON E'

1)  la nota più bassa di qualsiasi accordo (salvo sia la fondementale dell' accordo del I° grado).

2) non è la nota più bassa di una posizione in rivolto

3) non è la nota di partenza di tutte le scale "modali diatoniche"..  (lo è solo per  il modo Ionico che è appunto il solito I° grado)

4) non è la nota più bassa della diteggiatura di una qualsiasi scala (la diteggiatura in posizione di una scala può iniziare con qualsiasi nota... es. Fa maggiore in quinta posizione inizia con la terza (nota LA sulla sesta corda, quinto tasto)....


(c) 2015  www.gianlucaverrengia.com